Ti invito a fare un gioco: prova a pensare a 3 sinonimi della parola “lusso”.
Mica facile vero? 😉
Ne scelgo 3 tra le otto proposte che mi suggerisce il web:
- Splendore
- Esibizione
- Sfarzo
Scommetto che sfarzo ti era venuta in mente, anche per me è stato lo stesso.
Avrei giurato fosse in assonanza anche la parola eccellenza, mi sbagliavo.
Se dico eccellenza, non sto dicendo lusso?
In verità no e sai perchè? Perchè eccellenza e lusso sono cose ben diverse.
Eppure un prodotto di eccellenza io lo considero un lusso, risponde a canoni e concetti dell’unicità, del pregio, lontani dalla produzione di serie e dal prodotto low cost.
I pensieri mi hanno fuorviato, così mi sono fatta aiutare dall’etimologia delle parole.
Il significato del termine lusso
Lusso deriva dalla parola luxus che significa eccesso, si possiede qualcosa in più rispetto agli altri, altri intesi come massa.
Se fossimo con Dante, mi ricorderebbe che lusso è anche dissolutezza e peccato, meno male che non siamo coetanei, dovrei spiegargli che in questo momento storico il lusso ha assunto una connotazione più democratica e in fondo persino una dimensione psicologica emotiva.
Cosa significa questo?
Mentre negli anni ’90 rispondeva all’ostentazione, l’appartenenza ad uno stato sociale alto, oggi è legata alla concezione che lo stesso consumatore ha di un prodotto o di un servizio.
Si acquista un bene di lusso perché si concretizza un bisogno che per forza non deve essere quello di evidenziare la posizione sociale, può essere solo un appagamento emotivo, un riconoscimento di un valore. Resta comunque ancora per pochi.
Indaghiamo il significato di eccellenza
Excelentia significa capacità di miglioramento o merito, se io produco o faccio qualcosa meglio di te sono eccellente, idem se sono un’azienda.
Per chiarirci le idee basta pensare all’etimologia, che ho descritto sopra.
E’ un prodotto per pochi o è un prodotto di merito?
Hai trovato la risposta.
Quando diciamo lusso pensiamo all’aristocrazia, ad un pubblico di élite per capirci, anche se è sensibile.
Dentro la parola eccellenza invece possono entrarci più persone, quelle magari della nuova classe sociale medio-alta che sono ormai culturalmente ed economicamente attrezzate per apprezzare la qualità della vita.
Perchè su Chic Advisor parliamo di lusso ed eccellenza
Su questo campo si muove Chic Advisor, la piramide parte dal saper fare artigianato arrivando alla vetta del lusso inavvicinabile.
I manufatti ben fatti e i prodotti eccellenti sono portatori sani di qualità autentica, soddisfano il desiderio di unicità.
Chi crea un pezzo artigianalmente non può riprodurlo alla perfezione, il suo sarà un pezzo irripetibile, entra di diritto nel concetto dell’eccellenza, visto che si porta appresso le infinite emozioni di ogni persona che ci ha messo pensieri e mani.
Vuoi mettere la diffusione del gusto per l’alta fattura?
Pensiamo ad un capo di sartoria dove la materia utilizzata è di qualità e il lavoro del sarto espressione di ingegno.
Ciò che riflette è l’eleganza personale quanto il desiderio di visibilità, l’emozione estetica e personale di sentire il capo un pezzo unico e appunto eccezionale cucito su di me.
I capricci si ridimensionano a favore della sensibilità per il bello tangibile, l’eccellenza estetica, la coscienza dei valori.
Si fa strada quindi il ritorno all’eccellenza che guarda un po’ sta prendendo piede anche nei pochi fortunati che vivono nel lusso.
L’acqua che mi ha messa in confusione
In confronto l’acqua della Ferragni a 6 euro al litro è un bene low cost.
Questa bottiglia d’acqua di 75cl costa 60mila dollari:
Sì certo per metà è oro a 24 carati, l’acqua contiene 5 milligrammi di polvere d’oro ed è un chiaro tributo a Modigliani.
Dunque è un bene di lusso o di eccellenza?